Con la gradita partecipazione di ben 22 persone, massimo numero consigliabile per le visite museali di gruppo, l’iniziativa ha riscosso un grande successo.
Accarezzati da un tiepido sole quasi primaverile non potevamo certamente chiedere di più a questa “due giorni” di full immersion sociale e culturale.
Arrivati tutti puntuali alle 17,00 di venerdi 16 febbraio presso il desk dell’accoglienza della Basilica di Santa Maria Maggiore, la guida ufficiale dei Musei Vaticani, apprezzatissima per la capacità espositiva, ha condotto il gruppo nelle aree normalmente chiuse al pubblico come la Loggia delle Benedizioni, la Sala dei Papi e la Scala di Gian Lorenzo Bernini; ha poi illustrato la magnificenza della Basilica Papale e del Museo Storico Liberiano.
Terminata la interessante visita, dopo una breve passeggiata lungo le strade dell’Esquilino, la parrocchia di San Vito e l’arco di Galleno, verso le 19,30 ci siamo recati a cena.
Al mattino di Sabato 17 Febbraio Il Meeting Point era alle 9,45 davanti alla Biglietteria del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio.
La visita infatti era incentrata nell’importante Palazzo dei Conservatori che, essendo stato oggetto nei secoli della raccolta dei più antichi e preziosi reperti della romanità, è considerato il più antico Museo del mondo; nato nei primi secoli del secondo millennio per accogliere i Magistrati che amministravano la città, nel 1563, grazie ad un progetto michelangiolesco, si è arricchito con l’intervento del maestro assumendo le peculiarità di un palazzo “patrizio”.
Dopo una breve introduzione nel cortile che raccoglie reperti archeologici di imperatori romani, il gruppo si è diretto nella Pinacoteca del secondo piano che, all’interno di sette sale, custodisce importanti dipinti ed in particolare presenta il gemellaggio tra il quadro “El Quitasol” (Il Parasole) di Goya e “La Buona Ventura” di Caravaggio.
Dopodichè, scesi al piano primo, la visita è continuata attraverso “gli appartamenti”, cioè le sale dei Magistrati Conservatori, affrescate con magnifici episodi della storia di Roma a partire dalla sua fondazione.
Verso le ore 13,00, saliti con gli ascensori alla Terrazza Caffarelli si è potuto ammirare una unica e splendida veduta di Roma e consumare un “light lunch”.
Alle ore 14,00, abbandonato il Palazzo, ci siamo diretti verso la Galleria Doria-Pamphili.
La Galleria è un concentrato di arte e di storia, una storia fatta di nobiltà, politica e unioni tra alcune delle più grandi famiglie nobiliari italiane: dai Della Rovere agli Aldobrandini, dai Pamphilj ai Doria poi Doria Pamphilj, ai Facchinetti, ai Colonna, ai Borghese, ai Savoia. Il cuore espositivo del Palazzo Doria Pamphilj è nei Quattro Bracci della Galleria, affacciati sul cortile interno bramantesco con le sue splendide arcate rinascimentali; nel secondo braccio che guarda verso Via del Corso, una accanto all’altra, le tre meravigliose tele di Caravaggio: la “Maddalena penitente”, il “Riposo durante la Fuga in Egitto” e il “San Giovanni Battista”, copia autografa del “San Giovanni” dei Capitolini che non è stato possibile vedere al mattino in quanto attualmente in mostra a Tokio.
Alle 16,30 circa, stanchi ma appagati dalla riuscita dell’evento, i partecipanti si sono salutati calorosamente, felici di aver condiviso questa esperienza.
A nome di tutto il Consiglio Direttivo ringraziamo tutti i soci intervenuti ed in particolare esprimiamo il nostro plauso a coloro che sono venuti da lontano.
Leonardo Preziosi