La Regione Toscana lancia ogni anno una “festa”. Per il 2014 il motivo conduttore è stato: “Guardare oltre. I nostri confini, le nostre abitudini, le nostre convinzioni. Per una Toscana terra del mondo”. Nel messaggio istituzionale lanciato per divulgare l’iniziativa il concetto chiave era il “gran bisogno di guardare oltre… per il superamento delle difficoltà del presente”.
La Festa della Toscana, si legge, chiama a raccolta, oramai da più di un decennio, energie ed entusiasmi diffusi nel territorio, per una corale dimostrazione di impegno e di voglia di testimoniare l’arte, la cultura, la solidarietà, la partecipazione attiva e reale alla vita comunitaria di una Regione… che vuole, appunto, “guardare oltre”: i nostri confini, fisici e mentali, le nostre abitudini, anche le nostre convinzioni.”
Anche Italia Nostra Arcipelago Toscano ha raccolto questo invito ed alcuni elementi interessanti sono scaturiti dalla “Festa della Toscana” elbana:
- l’isola d’Elba non è isolata culturalmente, geologicamente, economicamente, ma è parte integrante di un arcipelago sotto molteplici aspetti: capire, accettare e salvaguardare il proprio paesaggio significa maturare una propria identità a livello di comunità locale;
- la conoscenza è cultura, crescita emotiva ed elemento fondamentale per una cittadinanza attiva;
- L’insularità è la nostra caratteristica principale, che ha condizionato i popolamenti animali e vegetali, gli insediamenti dell’uomo e l’uso del territorio e le sue economie. È una realtà che dovrebbe essere pienamente riconosciuta, per la sua valenza culturale ed eco-turistica. Caratteristica comune è una somma di temi: il mare, la storia, la geologia, il dato antropologico-culturale, la nuova economia fondata sul turismo, l’aspirazione ad un’unità amministrativa, e una somma di problemi: trasporti, continuità territoriale, sanità, scuola, salvaguardia ed uso del territorio, sviluppo.
È chiaro, lapalissiano, che caratteristica delle isole è l’insularità. Ma non altrettanto evidente sembra esserlo dal punto di vista del Continente. Come “guardare oltre”, allora, se la Regione Toscana stessa nega questa fondamentale e distintiva realtà? La Regione Toscana concepisce l’isola d’Elba dal punto di vista della terraferma.
Inoltre, non concepisce ancora, né lo prevede per il futuro, di legare l’arcipelago sotto una unica unità amministrativa: l’Arcipelago è smembrato in ben tre distinti “Ambiti” e ad oggi solo il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano comprende e unisce le sette isole, l’unica istituzione, da secoli, che abbraccia tutto e solo l’arcipelago toscano.
Italia Nostra Onlus quindi condivide pienamente le richieste che il Comitato di cittadini elbani “Per un’isola meno isolata” invia al Governatore Rossi, invitandolo, al fine di una maggiore efficacia delle politiche territoriali, a riconoscere il senso di appartenenza delle comunità locali, come si legge nelle stesse “Premesse” del Piano Paesaggistico, indispensabili per esaminare le concrete proposte concernenti gli annosi problemi legati ai trasporti sanitari, alla certezza delle partenze, alla stazza delle navi, al miglioramento del sistema di informazione, al rispetto delle coincidenze, e, aggiungiamo noi di Italia Nostra Onlus, al collegamento diretto tra le isole.
«La natura insulare presenta gravi e permanenti svantaggi, primo fra tutti il problema del collegamento con la terraferma. Occorre sia garantito in modo adeguato il principio della continuità territoriale, sancito da normative europee e fino ad oggi, in condizioni di sostanziale monopolio, non sufficientemente rispettato dalle compagnie marittime».