“Se io voglio far evolvere l’economia devo definire il mio target del futuro, non quello attuale”. Questa è una lezione elementare di strategia da applicare all’isola d’Elba. Un’altra lezione, parafrasando il prof. Ricotti, ammonisce di “fare in modo da avere eccellenze locali, senza aspettare troppo”.
Dove sono le nostre eccellenze locali? Eccole. Italia Nostra Arcipelago Toscano le ha invitate questo sabato ad un convegno dedicato al paesaggio in occasione della “Festa della Toscana”: sono gli studenti il nostro bene prezioso, le eccellenze, la speranza e l’investimento di una società per il suo futuro. Negli anni ‘70 Italia Nostra iniziò ufficialmente l’interazione con le scuole “per chiedere collaborazione nell’opera di difesa dell’ambiente in cui viviamo – natura, campagna, città, aria, acque e terra – dai pericoli che minacciano di renderlo inabitabile”. Il binomio “paesaggio-studenti” permette un’apertura verso interpretazioni molto più vaste di quelle del mondo “adulto”, schierato principalmente su due fronti: quelli favorevoli al nuovo Piano Paesaggistico della Regione Toscana e quelli contrari. Modulazioni intermedie sono difficili da trovare, e compromissorie.
I nostri studenti saranno i nostri amministratori e imprenditori di domani. Il nostro futuro è nelle loro mani, la nostra storia, cultura, professionalità, competenza, immagine che proiettiamo a chi ci viene a visitare passerà attraverso di loro. Se interpretiamo il paesaggio non soltanto come fattore di attrattiva turistica ma più in generale come valore aggiunto per le diverse iniziative economiche, comprendiamo meglio il legame tra scuola e paesaggio, lavoro e paesaggio, conoscenza e paesaggio: passaggi obbligati verso un’evoluzione non soltanto accettabile ma consapevole.
Per questo abbiamo invitato tutti gli istituti superiori elbani a discutere insieme su questo tema. Rappresentano tutti gli sbocchi professionali dell’Elba moderna, tutte le professioni di oggi e quelle del passato, che modelleranno il paesaggio del nostro futuro.
Che cosa si intende dunque per “paesaggio” ? Si parla molto del Piano Paesaggistico della Regione Toscana. Il paesaggio all’isola d’Elba e nell’Arcipelago Toscano conta: “è un bene comune di tutti i suoi abitanti, incorpora la memoria del lavoro delle generazioni passate e costituisce un patrimonio per le generazioni a venire. Questo bene comune, che richiede non solo tutela, ma anche cura e manutenzione continua, rappresenta un valore aggiunto straordinario.”
Il patrimonio paesaggistico inteso come fattore di crescita economica e sociale può apparire, nel caso elbano, persino scontato, ma non è composto unicamente da visioni idilliache di colline, golfi suggestivi e mare azzurro. Il paesaggio significa anche ambienti vivi, dinamici, spazi costruiti in cui noi impostiamo la nostra vita quotidiana. Non è però sufficiente da solo a mantenere la competitività dell’offerta turistica, se i servizi offerti sono invece scadenti e la qualità delle costruzioni approssimativa. Sono proprio le possibili soluzioni virtuose tra paesaggi ereditati dalle generazioni passate e nuovi investimenti sul territorio che rappresentano la chiave decisiva per il futuro del paesaggio elbano e toscano. Questo sabato, saranno proprio i più giovani che ci indicheranno come.
Cecilia Pacini
Italia Nostra Arcipelago Toscano