Dopo una settimana di intensa attività, sono terminate a Portoferraio, presso la sede dell’Insigne Arciconfraternita del SS. Sacramento di Portoferraio – proprietaria degli oggetti sacri – le operazioni di restauro di dieci dei sedici dipinti votivi (o ex voto) che formano la nota galleria realizzata tre anni or sono.
Il restauro è stato realizzato, a titolo gratuito, dalla SACI (Studio Art Centers International), prestigiosa scuola d’arte americana con sede a Firenze, diretta dal neo eletto Presidente Steve Brittan, sotto l’attenta guida della prof.ssa Roberta Lapucci, responsabile del Dipartimento Conservazione Opere d’Arte e di Archeologia e della sua assistente Alice Parri. A dirigere le operazioni era chiamato, secondo la normativa in materia di tutela del patrimonio culturale – in tutte le sue espressioni, anche quelle minori, come in questo caso alle prese con alcuni prodotti di ingenua ma autentica religiosità – il funzionario della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno Amedeo Mercurio, responsabile per il territorio dell’isola d’Elba, con la costante attenzione del Soprintendente Andrea Muzzi.
Del gruppo di lavoro hanno fatto parte Monique Ferneyhough, Tanya Richards, Kimberly Roche, Emily Day, Eileen Conlon, Reed Hudson e Lauren Sewell, tutte giovanissime restauratrici, neo-laureate del Corso in conservazione e restauro. Maurizio Spatafora e Riccardo Mibelli, insieme a due studentesse, si sono invece occupati del restauro ligneo di una polena ottocentesca di proprietà del Comune di Portoferraio.

“La SACI – spiega la prof.ssa Lapucci, che ha guidato i suoi studenti in incarichi anche all’estero, in Bosnia, a Cuba, a Malta e altrove – a partire dal 1981 ha restaurato gratuitamente numerosissime opere di vario genere (dipinti, sculture, pitture murali e reperti archeologici), provenienti da musei, depositi, chiese e istituzioni nazionali e internazionali. Solo per citarne alcune: un cospicuo nucleo di opere provenienti dagli Ospedali di Santa Maria Nuova e di San Giovanni di Dio e dal Museo archeologico nazionale di Firenze e il dipinto di Caravaggio (San Gerolamo), che proprio nel corso del restauro curato dalla scuola americana a Malta, nel 2007, è stato identificato come autentico e non come semplice copia”.
L’Insigne Arciconfraternita del SS. Sacramento di Portoferraio, istituita da Cosimo I de’ Medici nel 1551, sin dall’origine apprezzata per la sua attività in ambito religioso e nei servizi assistenziali, con un patrimonio di opere artistiche ed architettoniche di grande pregio, ha aperto le porte dei suoi storici locali, mettendo a disposizione non solo gli spazi idonei per allestire un laboratorio di restauro “sul campo”, ma distinguendosi anche per la calorosa ospitalità nella foresteria offerta a tutte le giovani restauratrici, accolte da Marisa Sardi, responsabile per gli affari culturali della Confraternita e dal Governatore Remo Corsi.
Il progetto, nato su iniziativa di Italia Nostra e curato dal suo presidente onorario Gianfranco Vanagolli, è il secondo di una serie organizzata dalla Sezione dell’Arcipelago Toscano durante questo anno 2016 in cui si celebra il cinquantenario della sua nascita ed è stato recepito dal Comune di Portoferraio nella condivisione della necessità di recuperare, conoscere e meglio valorizzare i beni culturali del vasto patrimonio, su scala nazionale e locale.

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