I nostri mari rischiano di essere degradati e le nostre spiagge distrutte dallo sfruttamento a cui sono sottoposti.
L’uso che facciamo delle coste – delicato luogo di incontro tra terra e mare – è quasi sempre una interferenza aggressiva e distruttiva dei delicati equilibri dinamici che presiedono alla costituzione e alla vita delle spiagge.
Dei 190 chilometri di litorale sabbioso della Toscana, circa 70 sono colpiti da erosione. Negli ultimi anni – secondo dati che, purtroppo debbono essere rivisti al rialzo a causa delle ultime disastrose erosioni ed alluvioni – si sono persi circa 220 mila chilometri di spiaggia. Le aree toscane particolarmente a rischio sono la foce del Magra, la foce dell’Arno, la costa di Cecina, la costa tra San Vincenzo e Follonica, la foce dell’Ombrone tra Castiglion della Pescaia e il Parco dell’Uccellina, la laguna di Orbetello.
Alla rovinosa devastazione delle nostre coste (la ricchezza della nostra terra) contribuiscono in maniera determinante la costruzione di scogliere, moli e manufatti aggettanti in mare che, aumentando l’entropia nell’ambiente costiero, viene favorito l’incremento di energia sotto costa che determina la mobilizzazione dei sedimenti che vengono trasportati dalle correnti al largo alterando così il delicato equilibri dinamico tra trasporto – deposito di sedimenti e, insieme a questo, il percorso delle correnti costiere.
Porti e porticcioli turistici sono determinanti e decisivi nel provocare erosione, e purtroppo, la costruzione di porti turistici, il nuovo eldorado della speculazione, passa troppo facilmente attraverso le maglie delle valutazioni ambientali.
E, come possiamo constatare, la distruzione delle spiagge è drammaticamente amplificata dalle mutate condizioni meteoclimatiche.
Gli esempi peggiori di erosione sono, oggi, quelli di san Rossore, di Marina di Carrara e Massa e quello di Marina Cecina la cui spiaggia (e non solo quella) viene spazzata via dalla dissennata costruzione del nuovo porto turistico.
Debbono essere ripensate le opere di difesa delle coste, visto il drammatico fallimento di quelle fino ad ora adottate, che, anziché contrastarla, l’erosione la trasportano nelle spiagge vicine. Italia Nostra, da sempre interessata alla tutela dei nostri litorali e del loro immenso valore ambientale, paesaggistico ed economico, vuole offrire, anche con questo convegno, un concreto contribuo alla loro difesa e al loro mantenimento.
“L’erosione in Toscana”
giovedì 6 marzo, ore 15,30
Massa, Palazzo Ducale-sala della Resistenza