All’Auditorium De Laugier presentiamo oggi il volume Arcipelago Nascosto. Questo l’intervento di Cecilia Pacini.
Italia Nostra ringrazia le autrici e la Casa Editrice per averci permesso di accompagnarle in un percorso elbano che le vedrà presenti durante l’estate in vari altri Comuni.
Maria Pia Cunico e Paola Muscari sono ormai elbane d’adozione. Maria Pia, socia di Italia Nostra, ha ideato con noi una recente rubrica chiamata Oltre Il Giardino, che tratta del verde pubblico, della sua importanza e della sua cura, come elemento indispensabile e insostituibile per lo sviluppo sia urbano che extra-urbano, ma e’ quasi sempre in genere sottovalutato. Desidero comunicare e sottolineare che Italia Nostra, tramite e grazie alla competenza professionale di Maria Pia, con questa sua rubrica mette a disposizione, come Associazione, e quindi a titolo gratuito, un consiglio o una consulenza per il miglioramento del Verde Pubblico, sia privato, che coinvolga pero’ aree di pubblico utilizzo, sia pubblico.
La presentazione di questo libro rappresenta un evento speciale a Portoferraio, per il duplice messaggio storico e culturale che forse inconsapevolmente le due autrici sollevano, rivolto e dedicato non solo a Portoferraio, non solo all’Elba, ma all’Arcipelago Toscano. In un periodo di grandi dibattiti sull’identità dell’isola, su come proporsi all’esterno di un mercato turistico ricercato e agognato, la risposta si presenta semplice e ben definita da passi e passaggi autorevoli che esaltano e ricordano la ricchezza che abbiamo adesso e il ricco passato che abbiamo avuto, sottolineandone la continuità col presente. Da una parte Arcipelago Nascosto si presenta come un libro d’avanguardia intellettuale per noi isolani. I capitoli sono infatti concepiti non suddivisi per isole, ma hanno un percorso orizzontale, cioè le isole vi sono nominate all’interno di vari percorsi tematici. In altre parole, l’arcipelago e’ veramente l’Arcipelago Toscano, come unico e strettamente collegato. Mentre nessuno sembra trovarsi d’accordo su come valorizzare l’Elba tra vari comuni, ecco che le autrici scavalcano il problema, ampliandolo all’arcipelago. Solo il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e’ riuscito finora in questo intento, all’inizio con tante perplessità, adesso con una presenza collaudata e sicura. Dobbiamo essere coraggiosi e innovativi, superare rivalità e superficialità.
Un altro aspetto invece riguarda i collegamenti tra l’Elba e il mondo culturale italiano e internazionale che questo libro in un certo senso rappresenta. Le autrici hanno un legame profondo e consolidato di anni di frequentazione con l’Elba. La casa editrice con cui si presentano lo conferma, grazie a un nome prestigioso che ha contribuito alla storia intellettuale, artistica e scientifica elbana: la famiglia Olschki che, insieme al ramo Roster, Rapisardi, Del Greco, e’ ormai incisa nella storia dell’Elba, non solo pensando al passato, ma anche al presente. Il Museo Galileo, e non solo, a Firenze, conserva, grazie a loro, una parte di Elba, per i minerali, per la fotografia, per la botanica. Villa Bardini, sempre a Firenze, l’anno scorso ha brillato tutto l’anno per una mostra tematica in cui le spiagge di Procchio sono state le indiscusse protagoniste, e poster giganti di marine di Marciana Marina, viste attraverso gli occhi e le opere del pittore livornese Lloyd, hanno tappezzato il capoluogo toscano per mesi: la mostra e’ sempre a cura di Olschki, così come la curatrice, Alessandra Rapisardi, anch’essa legata ancora all’Elba da consuetudini familiari di sempre. Anche Procchio, con i non dimenticati “Pittori delle Dune” degli anni ’50, ricorda una particolare presenza Olschki e Rapisardi.
Mi piace ricordare, come ultimo commento, che questo libro, Arcipelago Nascosto, e’ stato da poco presente al Salone Internazionale del Libro di Torino, il cui Direttore Editoriale, Ernesto Ferrero, e’ cittadino onorario di Portoferraio, e, anche lui, legato all’Elba da lunghi anni. Viene spontaneo pensare che l’Elba sia stata ben rappresentata quest’anno a livello nazionale.
Ed ecco allora la proposta di Italia Nostra. Ringraziando l’editore Daniele Olschki per la sua presenza oggi a Portoferraio, Italia Nostra invita tutti a pensare che, come esiste oggi il Parco dell’Arcipelago Toscano, allora potremmo pensare a un Parco, Ente, o Istituto artistico, museale e scientifico dell’Arcipelago. Ci sono al mondo musei “vuoti”, nel senso che presentano solo ricostruzioni storiche, ma non hanno niente di autentico. Noi abbiamo il caso opposto. Pero’ non ha senso creare un equivalente dell’APT senza costruire prima una base solida da presentare e gestire, non ha senso inondare di singoli interventi i media, c’e’ bisogno di un lavoro organico. Abbiamo una ricchezza culturale impressionante, che abbraccia diverse discipline e secoli di valido passato, ma non la curiamo ancora ne’ pienamente ne’ soprattutto in maniera armonica. Iniziative sporadiche e scollegate non hanno nessuna possibilita’ di successo. Una risorsa? la recente tassa sulle presenze turistiche potrebbe così avere un senso. E’ ora che si affronti l’argomento di come l’Elba possa davvero essere conosciuta e valorizzata, e non solo per i turisti, ma per i nostri ragazzi e le nuove generazioni, affinché imparino a capire chi siamo e che cosa vogliamo, quali sono le priorità per un’Elba di qualità.
Cecilia Pacini