Il Comitato per la difesa di Lido e Mola organizza per il 22 gennaio un convegno con biologi marini, geologi, tecnici amministrativi e parlamentari
CAPOLIVERI — “In questi ultimi due mesi abbiamo lavorato molto per contrastare la follia della realizzazione del dissalatore di Lido/Mola – dice Leonardo Preziosi presidente di Italia Nostra Arcipelago Toscano – Abbiamo cercato di mettere insieme tutte le forze che la pensavano nello stesso modo e siamo riusciti a creare un fronte comune molto importante che sta affiancando il Comune di Capoliveri nel tentativo di fermare questo attacco all’ambiente che ci toccherebbe veramente da vicino.”
Italia Nostra e Fondazione Isola d’Elba hanno infatti creato il Comitato per la difesa di Lido e Mola (CDLM) affiancando il Comune di Capoliveri nel tentativo, per ora non riuscito, di convincere l’ Autorità Idrica Toscana a cambiare destinazione e modalità progettuali all’impianto.
“Recentemente abbiamo più volte richiesto un confronto senza ricevere risposte. – continua Preziosi – Abbiamo a che fare con istituzioni che non considerano la partecipazione dei cittadini.”
Il Comitato ha un ampio seguito di residenti e proprietari di seconde case nel Comune di Capoliveri nel quale il progetto dovrebbe essere realizzato e da parte dei soci di Italia Nostra e dei soci della Fondazione Isola d’Elba che esprime il meglio dell’imprenditoria elbana. Attraverso varie osservazioni presentate dai suoi componenti nei tempi e nei modi di legge, il Comitato è riuscito ad ottenere qualche lieve risultato ma soprattutto non ha ottenuto che l’opera fosse sottoposta a VIA (valutazione di impatto ambientale).
“Dopo la recente autorizzazione del senato al Ddl 1571 “Salvamare” – informa Preziosi – abbiamo richiesto all’Autorità Idrica Toscana , riferimento regionale di ASA, di rivedere il progetto per sottoporlo alle prescrizioni di detto Ddl , anche se non ancora definitivamente approvato essendo in seconda e definitiva lettura alla Camera. Ma anche a tale richiesta non è stato dato seguito in quanto il progetto è stato dichiarato non assoggettabile alla VIA attraverso l ‘ escamotage di un decreto regionale.”
“A questo punto abbiamo deciso di organizzare un evento che dovrà avere una cassa di risonanza nazionale. Il 22 gennaio 2022 – annuncia Preziosi -avremo un importante convegno a Portoferraio al quale parteciperanno relatori competenti nel settore (biologi marini, geologi, amministrativisti) e rappresentanti della Camera e del Senato che hanno presentato interrogazioni parlamentari a supporto di questa nostra iniziativa. L’obiettivo del Convegno è semplicemente quello di informare la popolazione in un modo finalmente chiaro e trasparente che il dissalatore crea fatalmente dei danni irreversibili all’ambiente”
“E questo lo faranno relatori di altissimo livello che metteranno in evidenza i punti deboli del progetto spiegando invece che l’acqua all’Elba c’è; si tratta solo di volerla e saperla estrarre e poi gestire…..cosa che ASA ha più volte ormai dimostrato di non voler e saper fare.Ne abbiamo testimonianze quotidiane attraverso le esperienze che ciascuno di noi ha con questa società da anni. Quindi in sostanza – dice Preziosi – ci proponiamo di costringere ASA e AIT a tornare sui propri passi, a limitare le perdite dell’attuale condotta sottomarina, a costruirne una nuova in parallelo, ad utilizzare i risultati della indagine che la stessa AIT ha commissionato all’Università di Siena nel 2019 che avalla questo assunto e propone la creazione di 6 invasi di stoccaggio.”
“Tutti coloro che condividono questo approccio – conclude il presidente di. Italia Nostra Elba Arcipelago – sono invitati fin da ora a partecipare all’evento del 22 gennaio, preferibilmente in presenza ma comunque eventualmente su piattaforma. Nel frattempo prego ciascuno degli interessati a consultare il sito elbanodissalatore.it e la pagina Facebook CDLM comitato per la difesa Lido e Mola”