C’è qualcosa di nuovo che sta succedendo a Portoferraio, alcune novità che ultimamente confondono chi da sempre è abituato a vivere nel centro storico e nel resto del capoluogo.
Sono i colori di alcuni edifici recentemente ristrutturati che colpiscono e danno l’impressione di non riconoscere più le nostre strade, i nostri vicoli. Colori dalle tonalità non in sintonia con il contesto in cui sono inseriti.
Visto che si è così attenti a seguire le raccomandazioni della Regione Toscana, per capire meglio qual è il tassello che manca a Portoferraio forse è opportuno ricordare che è la stessa Regione che chiede il “Piano del Colore” all’interno dei Piani Operativi Comunali. La definizione di “Piano” presuppone che sia stato individuato un preciso obiettivo strategico al quale il Piano Operativo debba tendere.
Il Piano del Colore degli edifici è uno strumento urbanistico che salvaguarda i caratteri dominanti di un paese o di una città per ciò che riguarda le tonalità cromatiche. Contiene indicazioni sulle tinte da usare sui manufatti edilizi perché oggi le città appaiono, dal punto di vista urbanistico, come un insieme di uffici, di abitazioni, strutture, infrastrutture, luoghi di svago e di luoghi di culto che, stratificatosi anno dopo anno, caratterizza le periferie e i centri storici.
Qual è il carattere che si dovrebbe preservare a Portoferraio? Con il Piano del Colore degli edifici si assicura una continuità visiva e una coerenza all’aspetto di una città, in modo tale che la decisione di un singolo non possa compromettere o rovinare la sua immagine.
Non si tratta solo di scegliere i colori con cui tinteggiare le facciate: il Piano del Colore comprende anche le architetture, i materiali, il paesaggio urbano circostante e il contesto storico. Senza andare troppo lontani, almeno nelle intenzioni, si legge per esempio nel Piano del Colore del Comune di Capoliveri del 2018, uno dei due soli comuni elbani ad averlo adottato, dopo Marciana Marina:
“Il Piano del Colore ha come obiettivo principale la riqualificazione dell’immagine della Città, la tutela del patrimonio edilizio e la valorizzazione del paesaggio urbano. Svolge inoltre una funzione di indirizzo e controllo assicurando continuità, qualità e coerenza degli interventi.Caratteristica distintiva del Piano del Colore è la sua capacità di interagire sui diversi approcci cui fa riferimento il Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) con valenza di piano paesaggistico della Regione Toscana”.
Riteniamo di non chiedere troppo se,una volta tanto, questi buoni propositi fossero accolti in un Piano del Colore sistemico condiviso tra tutti i comuni elbani.
Italia Nostra Arcipelago Toscano