Pubblichiamo l’interpellanza odierna della nostra sezione.

 

Italia Nostra solleva un’importante questione agli amministratori delle isole toscane e al Parco Nazionale: quale futuro per il Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano? A ottobre scorso, il mandato alla direzione del Sistema è scaduto, ma, nonostante fosse ben noto da tre anni, al momento non è stato né rinnovato né pubblicato un nuovo bando. A seguire, nel mese di dicembre è scaduto anche quello per il responsabile della comunicazione di SMART, altro ruolo al momento vacante. Si è scelto deliberatamente di lasciare scadere il contratto senza adottare soluzioni temporanee, come una proroga, e il dubbio sorge: la gestione culturale è davvero compresa nella sua importanza?

In parallelo, si critica con forza la Regione Toscana per aver permesso che scadesse il contratto sui trasporti marittimi, una situazione che, in modo deludente, sembra ripetersi nel settore culturale. È come se, tranne qualche rara eccezione, ci si preparasse a un nuovo anno senza alcuna consapevolezza del valore del nostro patrimonio. Nonostante il trasferimento del ruolo di ente capofila dello SMART dal Comune di Portoferraio a quello di Rio, annunciato mesi fa ma ancora non effettuato nel concreto, e della presidenza, con la triste defezione del Comune di Porto Azzurro, l’anno si è chiuso nel totale silenzio. Pertanto, a differenza degli anni passati, nel 2024 non sono stati resi pubblici i bilanci sulla gestione culturale, non si vedono grafici che ne illustrano i risultati, e manca ogni traccia della raccolta dati sull’affluenza dei visitatori dei quali si occupava ovviamente la direzione. Non esiste alcuna voce che rappresenti le isole all’esterno in questo ambito. La valorizzazione è inesistente, la comunicazione assente. E non vi è nemmeno una programmazione per l’anno in corso, mentre il Comitato Scientifico, unica risorsa veramente qualificata del sistema museale, si trova davanti a un grande blocco amministrativo e politico.

Nel frattempo, progetti che avrebbero potuto dare valore alle isole oltre ad un contributo scientifico sono rimasti orfani, convegni, mostre già finanziate grazie ai tanti bandi vinti e alle risorse economiche ottenute non si sono svolte, o sono state organizzate altrove. Eppure, il Sistema Museale, nel breve periodo di tre anni, aveva ottenuto risultati significativi: aveva risolto problematiche urgenti, lavorato in sinergia con le amministrazioni locali, colmato la carenza di personale qualificato con un impegno straordinario, e valorizzato strutture che non erano abituate a progetti didattici e innovativi. Il vuoto di oggi è ancora più evidente nei comuni con il patrimonio museale più ricco. Ma SMART non è solo un insieme di musei, come dimostra il suo sito, che è diventato fin da subito un punto di riferimento.

Italia Nostra chiede dunque: quando verrà riattivato il Sistema SMART? Quando saranno pubblicati i nuovi bandi? Quando potremo vedere un organigramma completo, con un direttore unico per tutti i musei archeologici, e direttori per i settori storico e artistico? Un responsabile della comunicazione? Un organigramma del Sistema deve includere figure qualificate in posizioni apicali, con l’obiettivo di creare poli culturali vivi e condivisi. Ma, prima di tutto, è necessario un responsabile. Che cosa vogliamo raccontare attraverso la cultura? Quale destagionalizzazione del turismo intendiamo perseguire? Quale offerta culturale può accompagnare la nostra crescita? Chi se ne occuperà?