L’ARSENALE DELLE GALEAZZE
Approfittiamo dell’occasione che ci viene data dalla lettura approfondita del documento NTA (Norme Tecniche di Attuazione) del Piano Strutturale del Comune di Portoferraio per soffermarci su uno degli edifici più importanti della nostra città.
La Sezione Arcipelago Toscano di Italia Nostra sente la necessità di richiamare nuovamente l’attenzione sul valore storico dell’Arsenale mediceo, ideato da Giovanni Camerini e portato a termine da Bernardo Buontalenti,il più grande architetto mediceo dell’epoca; edificio storico, parte integrante del maestoso progetto di Cosmopolis, unico arsenale mediceo per la costruzione delle Galeazze ( Che cos’ è una galeazza? “E’ la grande nave militare di fine 500 d’invenzione assolutamente veneziana” (G. M. Battaglini). Per volere di Cosimo I l’arsenale di Portoferraio costruiva e riparava galeazze e “ancor oggi l’arsenale delle Galeazze lo troviamo solo a Venezia e a Portoferraio”. ( G.M. Battaglini)
Pertanto un edificio storico con una storia unica e irripetibile che ,se restaurato e valorizzato coerentemente con la propria storia, contribuirà come le Fortezze, la Torre del Martello e altri edifici storici a rendere anche Portoferraio più unica ed attraente da visitare.
Sebbene sul portale del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano si legga ancora :
“Svelato il progetto vincitore per il Centro di Interpretazione del Santuario Internazionale dei Mammiferi Marini a Portoferraio che sarà allestito nell’edificio storico delle ex Galeazze a Portoferraio.
L’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il Comune di Portoferraio hanno svelato il progetto vincitore per il Centro di Interpretazione del Santuario Internazionale dei Mammiferi Marini a Portoferraio che sarà allestito nell’edificio storico delle ex Galeazze a Portoferraio.
Il costo stimato per il restauro e l’allestimento permanente e multimediale è di circa 2 milioni di euro.”
Abbiamo cercato di capire quale fossero gli intendimenti dell’Amministrazione.
A questo proposito , come Sezione Arcipelago Toscano di Italia Nostra,lo scorso 14 dicembre 2023 in occasione della presentazione al Centro Congressi De Laugier del Piano Strutturale del Comune di Portoferraio abbiamo chiesto espressamente al Sindaco Zini quale fosse la posizione del Comune.
Ci è stato risposto che il Comune era lieto del progetto presentato dal PNAT ma che la priorità sull’Arsenale è attualmente il reperimento delle ingenti risorse economiche necessarie alla riparazione del tetto e alla messa in sicurezza dell’edificio; una volta trovato il finanziamento (in parte promesso dalla Regione) si sarebbe valutato il futuro utilizzo della struttura.
Leggendo poi il preciso intendimento dell’Amministrazione , in merito alle linee guida che hanno mosso il Nuovo Piano Strutturale e dal costruttivo scambio di osservazioni e proposte con gli architetti consulenti del Comune di PF, abbiamo apprezzato quanto si evince alle pagine 57- 58 del documento NTA:
“La città storica. Il Piano Strutturale delinea un programma strategico di riqualificazione e
valorizzazione che individua le azioni da perseguire non solo per la tutela e conservazione attiva del
tessuto urbano e delle emergenze architettoniche, ma anche per la rivitalizzazione funzionale della
città storica, sostenendo la presenza residenziale e favorendo la valorizzazione ed il potenziamento
delle funzioni culturali e di servizio quale unico polo museale integrato, che possono costituire
fattore di attrazione e rilancio del centro storico e dell’intero sistema-città.
Questa prospettiva strategica assume una sua concretezza rispetto anche a progetti individuali già
programmati dall’Amministrazione Comunale che valorizzano il sistema delle fortificazioni e
rafforzano l’offerta culturale collegata anche alla presenza napoleonica, e costituiscono opportunità
per la creazione di un sistema museale innovativo che metta a rete il patrimonio archeologico e
storico e culturale dell’intero territorio elbano. Il progetto “Uffizi diffusi” si colloca all’interno di
questa strategia.
Le significative potenzialità rappresentate dal complesso degli spazi connessi al sistema delle
fortificazioni urbane, dal vasto patrimonio pubblico e dai contenitori urbani da recuperare, dalla rete
degli spazi pubblici e delle aree verdi da connettere organicamente in una logica di continuità dal
mare alla città alta, costituiscono i presupposti per la definizione di un coerente programma
strategico di riqualificazione che potrà, nella successiva fase operativa, essere tradotto in efficaci e
dettagliati strumenti di disciplina e programmazione estesi anche alla città consolidata (Piano del
Colore, Piano del Verde, Piano delle Funzioni, ecc.). In particolare, in relazione alle caratteristiche di
qualificazione dell’esistente, il Piano del verde potrà anche anticipare la formazione del Piano
Operativo.
Oltre a valorizzare le emergenze di carattere archeologico-storico-architettonico (es. l’Arsenale delle
Galeazze, Forte Stella, Torre del Martello o Torre della Linguella, Forte Falcone, nonché tutta l’antica
Cosmopoli) ….”
Si parla quindi di un “coerente programma strategico di riqualificazione” dove la coerenza dovrà necessariamente riferirsi a quanto viene definito come complesso degli spazi connessi al sistema delle fortificazioni della città storica e quindi alla conferma di riportare ogni intervento ad una logica di rivitalizzazione della città medicea.
A maggior conforto di quanto sopra segnaliamo l’importante iniziativa “Le Vie dei Medici”, il progetto concepito e realizzato da Patrizia Vezzosi e sostenuto da Italia Nostra che è al centro di una missiva firmata da Giuseppina Cutolo, Consigliera Nazionale e Responsabile del Settore Educazione al Patrimonio Culturale inviata all’attenzione del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e del Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo.
In particolare nella lettera si sottolinea la necessità di “mettere urgentemente mano al grande patrimonio” che ricorda la famiglia dei Medici sul suolo della Regione Toscana; si evidenzia la necessità di valorizzare in termini sistemici le città portuali fortificate di Cosmopolis, la città di Cosimo, odierna Portoferraio, supporto centrale alla costruzione dello stato mediceo, e Livorno, nel ‘600 straordinario esempio di città cosmopolita, multietnica e multireligiosa.
In conclusione pertanto suggeriamo alla Direzione del PNAT di rivedere il proprio progetto e , se proprio si vuol “emozionare” l’opinione pubblica sul tema del Santuario dei Cetacei, commissioni uno studio e l’attenzione costante di illustri biologi marini sugli animali viventi, come il Santuario merita.
In quanto all’attrazione a visitare PF che potrebbe creare la balenottera in materiale plastico (?) piu lunga esistente (29,5 mt) crediamo preferibile lasciare questi effimeri primati ad altri paesi che non hanno i nostri secoli di storia, nè il nostro inestimabile patrimonio culturale.
ITALIA NOSTRA
Sezione Arcipelago Toscano