Dal Tirreno del 10 agosto – di Luigi Cignoni
Salviamo forte Teglia. L’appello lo lancia sui social network ” Italia Nostra Giglio-Isola d’Elba”, offrendo in questo modo la sua collaborazione all’associazione per la Difesa di Pianosa. E parte così la campagna mirata a segnalare, tra i “Luoghi del Cuore” del Fai (Fondo Ambiente Italiano), il vecchio maniero che fu fortemente voluto da Napoleone Bonaparte a difesa di questa isola da eventuali invasioni.
Siamo nel periodo in cui l’arcipelago toscano era conteso tra Francesi e Inglesi. Proprio ieri Rai Uno, dopo il Tg delle 13,30 nella trasmissione “Lineablu”, ha mandato in onda una puntata registrata sull’isola. Era dedicata in particolare alle attività di recupero degli edifici storici, senza trascurare il recupero di orti e uliveti un tempo famosi che furono piantati e curati dalla stessa popolazione carceraria all’epoca in cui le diramazioni penitenziarie costituivano il “corpus” della Colonia agricola mirata al recupero dei detenuti presenti nella colonia stessa. Oggi il forte è transennato. Specialmente dalla parte dove il traghetto attracca. Il pericolo è che cada a pezzi e quello che giustamente era considerato un po’ come l’emblema di Pianosa insieme con il Palazzo della Specola e le cortine murarie merlate. La situazione era stata fatto notare all’Agenzia del Demanio.
Il provvedimento a firma della passata amministrazione campese imponeva che si desse il via a un progetto di recupero sotto la vigilanza della Soprintendenza di Pisa. Da allora poco è stato fatto, anzi la situazione si è ulteriormente peggiorata: il muro sulla terrazza che sovrasta l’area portuale cade a pezzi, con rischio per l’incolumità delle persone. «Lo Stato – avevano commentato gli iscritti all’associazione ‘Per la difesa dell’Isola di Pianosa’ – si è dimenticato di essere il proprietario degli immobili sull’isola, l’ha abbandonata. E ora i muri crollano». Di fronte a un così marcato immobilismo, prende spessore e importanza l’iniziativa di Italia Nostra.
«A proposito di Pianosa, – dice Cecilia Pacini, presidente del sodalizio arcipelago Toscano – ci siamo impegnati a segnalare tra i Luoghi del Cuore” del Fai il caso di Forte Teglia. Contiamo nella partecipazione e nel contributo delle persone che amano il proprio patrimonio storico-architettonico».
Tutti possono partecipare a questa campagna. E semplice: si firma direttamente andando sul sito:
http://www.giglioelbaitalianostra.it/salviamo-forte-teglia-pianosa/”.
L’importante è firmare il censimento e far circolare la notizia. Si può stampare il modulo e diffonderlo. Quando saranno raccolte le firme è necessario farlo pervenire a Italia Nostra. C’è tempo fino al 30 novembre.
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