Le nostre vittorie: la salvaguardia della Pineta del Tombolo e la tutela del Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa
Due vittorie importanti ottenute da Italia Nostra nell’ultimo mese! Due territori lontani e due ambiti di intervento diversi che sottolineano ancora una volta il ruolo fondamentale giocato dall’Associazione nella difesa dell’ambiente e nella tutela dei Beni Culturali.

In Toscana si puo’ finalmente cantar vittoria per la tutela assicurata alla Pineta del Tombolo. Il Decreto del Presidente della Repubblica del 1 ottobre 2020 che ha accolto il ricorso presentato da Italia Nostra, WWF Grosseto e LAC sezione Toscana nel 2019 contro il piano antincendio che prevedeva un abbattimento massiccio delle alberature, non solo la preserva definitivamente ma stabilisce importanti principi in materia giurisprudenziale.

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A Bassano del Grappa Italia Nostra esprime la propria soddisfazione per il blocco dei lavori sulla Roggia Sernaglia per la realizzazione di una centralina idroelettrica che avrebbe deturpato per sempre il paesaggio e il fiume proprio a ridosso del Ponte degli Alpini, monumento nazionale e luogo identitario. Ancora una volta, di fronte alle iniziative di imprenditori d’assalto, che avevano messo in atto la cantierizzazione non autorizzata a meno di 140 metri dallo storico Ponte degli Alpini, è stato decisivo l’intervento della sezione di Bassano del Grappa. L’area del cantiere è stata posta sotto sequestro giudiziario dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, nucleo di Venezia.

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Le nostre battaglie in corso: salviamo i pioppi di Peschiera Borromeo e sosteniamo il forte ridimensionamento del PUC di Olbia
A Peschiera Borromeo, una cittadina a 20 km da Milano, si sta combattendo una battaglia serrata. Da mesi, sei volontarie riunitesi nell’associazione “La Voce degli Alberi”, stanno lottando per salvare una grandiose alberata di 240 pioppi cipressini. Il comune intende abbattere tutti gli alberi sostituendoli da un lato con 163 frassini di un metro e mezzo e dall’altro con una siepe alta un metro e venti (!) composta da 700 piantine di carpino. Tolgono 240 alberi e piantano 800 essenze, come se fosse possibile paragonare alberi di 20/25 metri a una siepe di un metro.

Italia Nostra nazionale, la Sezione di Milano Sud Est e le migliaia di cittadini italiani che ne parlano sui social, hanno sostenuto e sostengono questa meritoria battaglia. Alle sei coraggiose attiviste Italia Nostra ha conferito la tessera di socie onorarie.

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Ad Olbia Italia Nostra interviene con osservazioni inoltrate al Comune e a tutti gli enti interessati alla pianificazione territoriale, per chiedere che il PUC non venga approvato, ma venga rivisitato sottoponendolo ad un forte ridimensionamento delle previsioni edificatorie al fine di renderlo coerente col PPR e con le indicazioni europee sul consumo di suolo e assoggettandolo a una nuova Valutazione Ambientale Strategica. Lo strumento prevede una cementificazione massiccia sul territorio, con l’edificazione di ulteriori 2 milioni e mezzo di metri cubi. A fronte di una crescita nulla degli abitanti effettivi si andrebbero a prevedere nuove aree edificabili per oltre 100 ettari di nuovo suolo da consumare e impermeabilizzare per un insediamento abitativo atto a prevedere 21.500 nuovi residenti.

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Dal territorio: dalla Penisola Sorrentina ad Alba, le sezioni di Italia Nostra non cessano di lavorare per le comunità

Torre di Punta La Guardia: Italia Nostra Sorrentina interviene chiedendo l’attuazione dei necessari controlli sul territorio. La torre di Punta La Guardia, una delle tante torri di avvistamento della costa costruite per difendersi dalle incursioni saracene è inserita in un ambiente spettacolare. Duole constatare che le condizioni dei sentieri sono spesso testimonianza di abbandono e degrado, nonche’ di continui stravolgimenti finalizzati a piccoli e grandi abusi edilizi. Di fronte all’ultimo caso di cronaca la sezione Italia Nostra Sorrentina si e’ rivolta alla Sovrintendenza responsabile della tutela paesaggistica e monumentale chiedendo di effettuare i dovuti controlli.

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Linea ferroviaria Alba-Asti: interviene la sezione albese di Italia Nostra e sollecita le amministrazioni a sostenerne la riattivazione. L’attuale piano di investimenti della RFI (Rete Ferrovie Italiane) rende possibile la riattivazione delle tratte permettendo così di ottenere benefici per il territorio di natura sociale, ambientale ed economica. L’utilizzo del treno consente agli abitanti di Langhe e Roero di raggiungere più facilmente i luoghi di lavoro, le scuole ed i diversi servizi offerti dal territorio riducendo il traffico su gomma e l’inquinamento dei centri abitati. Inoltre, le tratte ferroviarie di Alba-Asti-Nizza M., riattivate ed elettrificate, costituendo “le porte aperte” per la Lombardia e per la Liguria assumono, in questo quadro, la funzione di “metropolitane leggere”.

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