Un commento per i nostri otto Comuni
Perché ai turisti dovrebbero interessare Arte e Cultura?
All’Elba abbiamo eccellenze nell’Arte e Cultura, ma spesso siamo più bravi a mortificarle che a promuoverle. Siamo tutti d’accordo che il modello turistico elbano tradizionale è ormai diventato obsoleto. Oggi la Cultura assurge a interesse quasi esclusivo (insieme con la Natura), relegando il fattore “mare/caldo/sole” a valore marginale. Non abbiamo più bisogno della bella stagione, ma dobbiamo tirarci su le maniche per valorizzare un settore finora trascurato.
Abbiamo però generato un paradosso: la promozione della nostra isola sta diventando più avanzata di quanto i nostri amministratori non siano preparati a mettere in pratica. L’isola non è pronta per un turismo principalmente basato sulla Cultura.
Italia Nostra suggerisce allora che la Gestione Associata elabori alcuni progetti pilota, a titolo di esempio, in corresponsabilità con tutti i Comuni, uniti nell’elaborazione di una idea che comprenda collegamenti con tante altre realtà storiche, mineralogiche, archeologiche, artistiche già esistenti e disseminate all’Elba o addirittura presenti anche nell’Arcipelago Toscano: progetti che facciano da motore per trainare il resto dell’isola, o delle isole, “insieme”. Può un eventuale modello proposto dai consulenti della Gestione Associata servire da motore trainante per un vero cambiamento della mentalità locale?
C’è Arte e Arte?
Il compito di Italia Nostra Onlus non si esaurisce nel salvare dall’abbandono e dal degrado monumenti antichi o bellezze naturali; l’associazione persegue un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla conoscenza e valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale e naturale italiano, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione. È alla qualità della vita per noi stessi che pensiamo, e di conseguenza, l’Arte e la Cultura, nelle tante forme e manifestazioni, possono svilupparsi in armonia.
Quale Arte? A volte i nostri amministratori stentano a rendersi conto delle potenzialità di molte idee o realtà, perché manca una visione d’insieme. La consapevolezza di offrire ai turisti “Arte e Cultura” comporta chiaramente una migliore gestione promozionale. Ma, prima ancora, Arte e Cultura passano anche dal servizio di accoglienza sugli impresentabili porti di Piombino e Portoferraio, dalle strade, dalle aiuole e dai nostri parchi, dalla manutenzione dei nostri paesi e degli spazi pubblici, dal nostro ospedale, da orari chiari, servizi decorosi, da stazioni e fermate di treni e bus civili, da navette marittime, da professionalità eccellenti; dalla conoscenza delle lingue, dall’apertura al volontariato, dal biglietto unificato dei musei e aree di interesse, dalla nuova concezione dei musei e dell’arte…
Cosa possono fare l’Arte e la Cultura per diventare più attrattive per i turisti?
Un prodotto per essere attrattivo deve essere interessante per il proponente stesso. Non è pensabile fare pubblicità alla nostra cultura se prima non si creano le basi, solide, per essa. Questo significa potenziare e valorizzare la scuola, formare i giovani a dialogare con un futuro di grande spessore che li può vedere protagonisti; non confinare l’arte e la cultura ai musei o alle mostre, ma allargare la visione del benessere generale a tutto quello che circonda i nostri luoghi; tendere alla qualità della vita. Buoni esempi creano buone reazioni; un attraente, solido e ben gestito patrimonio genera curiosità, interesse e condivisione.
Promuovere la Cultura significa prima di tutto conoscerla noi stessi, renderla fruibile per i nostri giovani, e, così aprirla e condividerla con l’esterno. Ma non siamo abbastanza curiosi, conosciamo poco della gestione dei beni culturali, siamo sospettosi e competitivi tra Comuni.
La percezione del nostro stato di cose è stata indagata da Italia Nostra con gli studenti di tutte le scuole superiori elbane: appare evidente una percezione critica dell’impegno dei nostri amministratori, la preoccupazione dei giovani verso la realtà in cui viviamo e il profondo amore per il proprio paese. La fascia d’età comprende ragazzi tra i 15-19 anni, nuovi elettori e prossimi protagonisti del nostro futuro.
I comuni elbani, con la Gestione Associata per la Promozione turistica, dovrebbero allargare e modulare la propria concezione di promozione, dedicandosi, per offrire veramente quanto promettono i vari depliant, a migliorare la vita. La promozione deve garantire fidelizzazione per i turisti, ma prima ancora devono essere gli elbani stessi, con il loro sincero apprezzamento per la Cultura elbana, a sentirsi valorizzati e appagati.
Come integrare Arte, Cultura e Turismo per formulare proposte vincenti?
Di argomenti eccellenti l’Elba è ricca. Il visitatore ne rimane sopraffatto, perché di solito arriva impreparato. Questi argomenti, se inseriti in una rete locale, potrebbero far parte di iniziative nazionali, europee o internazionali. È da ricordare tuttavia che programmi quali ad esempio l’Unesco (polo di attrazione per un flusso turistico garantito e continuo), comportano anche obblighi e doveri, non solo riconoscimenti. Pubblicità e promozione non possono che trarne beneficio, generando l’interesse di sponsor e finanziamenti di respiro internazionale.
Non ultima merita di essere evidenziata anche la necessità di un’apertura al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Il Parco non si occupa solo di natura, ma anche di cultura: l’attuale restauro della Rocca del Volterraio ne è un emblematico esempio. Anche la nascita di un Geoparco Minerario va in questa direzione.
Non si può pensare di integrare Cultura e Turismo se prima non si accetta di creare una solida realtà unica per l’isola d’Elba, e perfino di tutto l’Arcipelago Toscano. Noi non esistiamo se non siamo consapevoli di essere non solo “isola”, ma parte di un insieme di isole, che ci modellano e ci caratterizzano. È la nostra insularità che ci contraddistingue.
Sottovalutare questo elemento è lo sbaglio più grande, il modo per non crescere. Se usciremo dai confini del nostro piccolo Comune, allargandoci a tutta l’Elba e facendo rete, costruendo sinergie e collaborazioni, ci apriremo al mondo.
*** esempi di Progetto pilota
L’Arte e la Cultura possono in alcuni casi diventare, a titolo gestionale o finanziario, un onere per un solo Comune ed essere così trascurate, come per esempio la controversa riapertura della Villa delle Grotte, oppure la eventuale mostra, la prossima primavera a Portoferraio, sulla necropoli etrusca di Casa del Duca, comprendente opere talmente preziose, di vera oreficeria, rinvenute nell’ ‘800 e adesso conservate a Reggio Emilia. Un progetto elbano globale sull’archeologia, argomento che aspetta solo di essere ampliato con la valorizzazione del patrimonio esistente e con l’apertura di nuovi scavi, può essere solo vincente.
Un altro esempio “globale”, “elbano” è la pittura: dalla Pinacoteca Foresiana, al soggiorno di Paul Klee, alle pitture sacre, ai “tagli” di Fontana ormai a Milano, al non ancora realizzato Centro culturale di Procchio ispirato ai “Pittori delle Dune”, a cui Italia Nostra si è dedicata molto. Quest’ultimo progetto non appare prioritario per il Comune di Marciana, nonostante abbia ricevuto materiale originale da Giancarlo Molinari, dai familiari di alcuni pittori, dall’editore fiorentino Daniele Olschki, e finalmente ottenuto il vincolo dalla Soprintendenza di Pisa. Permettiamo che un bene deperisca, e lasciamo che sia una gelateria a prepararne il catalogo? Un progetto elbano globale, “consorziato”, anche per la pittura, sembra la soluzione ottimale.
Per la musica il discorso è identico: l’Elba ha un patrimonio musicale elbano sorprendente, unito alla presenza di festival e appuntamenti internazionali di altissimo livello. Per ora però la risonanza di questi eventi è di nicchia, quasi per soli intimi, per appassionati, perché ogni evento è a sé stante, non collegato da un filo che li leghi in un’immagine suggestiva come può offrire un’ “Elba isola musicale”.
Un altro progetto estremamente stimolante è stato proposto da altri relatori durante il dibattito: la creazione di un centro d’arte contemporanea al nostro porto commerciale, grazie alla ristrutturazione e riutilizzo delle zone industriali dismesse. Sono anni che se ne parla, forse è il momento giusto per intervenire.
Ecco il programma del convegno del Rotary: L’Arte come strumento di promozione turistica del territorio
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